giovedì 15 luglio 2021

Ugo Mattei presenta i suoi candidati alle comunali di Torino

 


Giovedì 8 luglio 2021 allo IUC in Piazza Paleopaca a Torino,  si è tenuta una conferenza stampa in cui Ugo Mattei ha presentato i candidati votati dai Caucus il 6 e il 27 giugno. 
Ugo Mattei alla presenza di alcuni giornalisti e candidati, ha introdotto e spiegato come alcuni fattori fossero molto importanti per "Futura Torino". Come ad esempio che la lista dei candidati è formata in egual misura da donne e uomini o che all'interno sono presenti diverse tipologie di persone e professionalità. 
Emerge che tra queste categorie, spicchino persone laureate in giurisprudenza o altre personalità quali educatori, artisti, impiegati, ristoratori, insegnanti e professionisti nei vari campi. Una lista formata da 42 persone che ogni giorno con il loro impegno, hanno accumulato esperienze di vita tali da poter essere utili a guardare ad una Torino "reale". La presenza in Consiglio Comunale di soggetti che comunque abbiano fatto un percorso sia professionale che umano, che hanno scelto di mettere a disposizione le proprie esperienze a servizio della propria città, è sempre una scelta impegnativa e di grande responsabilità. 
Scegliere di mettersi in gioco per generare cambiamenti di vita non è semplice, anche perché oggi la politica è vista con diffidenza specialmente a Torino che per diversi mandati ha lasciato che le periferie fossero dimenticate a scapito del salottino bene della città. 
Torino ha bisogno di un cambiamento generando una città a dimensione d'uomo che possa trovare ciò di cui ha bisogno e che risponda alle sue esigenze quotidiane. 
Le 42 persone presentate dal candidato Sindaco, vivendo la città ogni giorno con i suoi problemi e le sue difficoltà, hanno scelto di non stare più a margine come coloro che guardano ma come individui che vogliono fare qualcosa per un cambiamento. Uomini e donne che portano se stessi all'interno di un Consiglio Comunale con i loro valori ma anche i loro difetti. 
Ugo Mattei ha ringraziato queste persone. Alcune delle candidate hanno parlato al termine della conferenza stampa spiegando le motivazioni che le hanno portate a decidere di candidarsi con "Futura Torino".



venerdì 9 luglio 2021

Una lettura interessante: gli archivi dell’Osservatorio Territoriale Infrastrutture Piemonte


In modo non del tutto giustificato, i repertori di dati non sono considerati una lettura avvincente.
In realtà, i repertori raccontano spesso storie avvincenti; infatti, scorrendo l’elenco 
fornito dall’OTI Piemonte 
dei lavori in corso, o in corso di progettazione, è facile lasciarsi trasportare dalla fantasia.
Le opere previste sono infatti così numerose e risolutive, che vien da chiedersi come mai molte di queste opere progettate e persino deliberate rimangono invece sospese, con evidenti problemi di finanziamento e di reale efficacia sul territorio.
Il progetto del raccordo tangenziale est di Torino, risulta sospeso negli aggiornamenti dell’OTI Piemonte. Questa è una buona notizia, doppiamente positiva perché a fermare il processo di avanzamento dell’opera è più la riluttanza dei comitati locali, diretta espressione dei presunti beneficiari dell’infrastruttura, che non l’insipienza burocratica.
La funzionalità, o la necessità dell’opera possono essere giustificate solo dalla visione primitiva di cosa possa essere bene comune. Di sicuro, non è comune benessere allestire un ulteriore nastro di cemento per far aumentare il volume di movimento, forse inutile, forse non del tutto necessario, intorno e dentro la città.
Questa visione è primitiva perché non coglie l'inefficienza di rispondere sempre allo stesso modo a domande che stanno cambiando.
Oltre ad essere una questione di gestione ecologica ed economica del territorio, l‘elenco delle opere in corso in Piemonte è sempre un insulto a soluzioni più risolutive e meno impattanti, soluzioni che vengono presentate argomentate e poi semplicemente ignorate da chi preferisce non ragionare, ma aver comunque e sempre ragione. 
Futura Torino nel suo programma è molto attenta alla questione ambientale per evitare ulteriori cementazioni della città e al rispetto del territorio evitando il degrado ambientale.

ILIO





mercoledì 7 luglio 2021

Una città che usa male i beni comuni lasciando immondizia su i marciapiedi



Ogni giorno ormai siamo costretti a vedere questa situazione per le vie della nostra città, dove l'immondizia viene abbandonata in strada senza alcun decoro dei marciapiedi
Esistono a tal riguardo, due problemi: la gestione dei rifiuti da parte dell'azienda che gestisce lo smaltimento e la cattiva abitudine dei cittadini.  


L'Amiat ha il compito di gestire la raccolta in città con una programmazione ben precisa fatta di orari e giorni. Il problema sono i bidoni dato che le zone non sono servite in egual misura dalla stessa tipologia. Alcuni sono chiusi a chiave, altri sono a cielo aperto. 
Ci chiediamo come mai in tutta la città non si segua la stessa organizzazione e la stessa fornitura. Senza contare che la plastica deve essere lasciata la sera prima appoggiata ai bidoni. Vediamo nelle foto che cosa succede nella circoscrizione 2 dove l'abbandono dell'immondizia è all'ordine del giorno.  


L'altro problema è la responsabilità dei cittadini e il loro comportamento. Il marciapiede è un bene di tutti e come tale va considerato perché ognuno di noi ne possa usufruire senza dover zizzagare tra un sacchetto e uno scatolone. 
Poniamoci una domanda, ci piace vedere un marciapiede come quello illustrato in foto? A casa nostra buttiamo l'immondizia per terra o la mettiamo dentro in appositi contenitori? 
Una giunta comunale dovrebbe vigilare sui comportamenti di chi gestisce male i beni comuni. 


Futura Torino vuole coinvolgere i cittadini nel percorso del suo mandato al fine di vivere la città con responsabilità e attenzione per lasciare alla generazione futura una città a misura d'uomo. 
MARCO 






domenica 4 luglio 2021

Una preoccupazione comune: la malamovida




Cos’è, come ''vive'', quale valore sociale ed economico ha?
Il disagio determinato dalla vita notturna torinese è facile rilevarlo per ognuno di noi, sia per esperienza personale, sia per la evidenza ed attendibilità delle testimonianze nel merito riportate da molti quotidiani e settimanali dedicati a Torino e dintorni.
La convivenza negli spazi comuni è resa complicata dai molti fattori e attori in gioco, poiché a differenza del teatro, nella vita vanno spesso in scena molti spettacoli contemporaneamente, a volte purtroppo persino su un solo palcoscenico.

Come possiamo dunque accogliere le istanze legittime e sacrosante che, attraverso comitati spontanei e perciò degni di nota, i cittadini rivolgono ai candidati per calmierare, regolamentare, contenere, insomma in qualche modo arginare un’esuberanza della vita notturna a volte pericolosa, di sicuro perniciosa per il riposo di molte persone?
E come fare, per dare al tempo stesso a quella parte di cittadini torinesi, studenti, giovani single e giovani famiglie, come dare a questa componente di cittadini, gli spazi e le cornici per esprimersi nel tempo libero e costituirsi come volano per una capacità di produzione culturale, che fa la differenza fra città viva e città esangue?

Il primo dato certo di cui disponiamo è che, data l'importanza con cui i comitati spontanei hanno sollecitato i candidati su questo tema, gli attuali amministratori della città e quanti li hanno preceduti nel corso di decenni, non hanno saputo dare risposta, nemmeno abbozzata, a questa problematica.
Serve dunque un radicale cambio di prospettiva per accogliere le istanze dei cittadini e trasformarle in occasione di rilancio della futura vita cittadina e culturale di Torino, una prospettiva che guardi a partire dal bene comune e non dal privilegio prevalente. 
Fermo restando il diritto di non essere annullati dalla impossibilità di dormire, sia chiaro. Per farsi rispettare, è d’uopo rispettare. Non è questa la regola della libertà bene comune? 
Futura nel suo programma cerca di andare incontro a tutti i cittadini evitando di non danneggiare nessuno. Mettersi in ascolto del cittadino e capire i suoi bisogni cercando di trovare delle soluzioni insieme.


ILIO





venerdì 2 luglio 2021

Beni dimenticati che tornano a vivere: "SPIAGGIA DEL MEISINO"

 

Su guida Torino ci è stata segnalata questa bella notizia: Mario un pensionato che torna a dar vita ad una spiaggia dimenticata.
Questo è un grande esempio di come i beni comuni possono tornare a vivere grazie all'impegno di tutti.
Non tutti forse sanno che anche 
Torino ha la sua spiaggia.
Nel Parco del Meisino, attorno alla confluenza nel Po della Stura di Lanzo, si trova infatti il lido di Torino. Situata fuori dal centro della città, la spiaggia di Torino è un tratto di fiume particolare e caratterizzato dalla presenza di un’ansa sabbiosa abbastanza ampia da ospitare una comoda spiaggia. Il lido in riva al fiume, durante le calde giornate e i week-end della stagione primaverile ed estiva, si popola di ombrelloni colorati e teli mare distesi qua e là su questo pezzo di spiaggia situato davanti all’Isolone di Bertolla.


Il Lido dell’Amicizia, questo il nome della spiaggia torinese sulle rive del fiume, esiste grazie all’iniziativa e al lavoro di Mario, pensionato torinese che nel 2014 ha iniziato a ripulire questo tratto del fiume da erbacce e detriti. È stato proprio Mario a scoprire questa spiaggia segreta di Torino e a riportarla alla luce permettendo a tanti torinesi di trovare qui un piccolo angolino di pace lontano dalla città dove prendere il sole e mettere i piedi a bagno. Continua a leggere l'articolo cliccando sul link riportato di seguito

Spiaggia Meisino