mercoledì 23 marzo 2022

L'irriducibile tenacia della Rosa bianca

Con l'arrivo della Primavera, fiorisce a nuova vita la Rosa bianca, e si manifesta nella sua splendida semplicità nascendo fra le tenebre e inondando tutto di luce: un'azione dimostrativa decisa e pacifica, con cui gli Studenti a favore dei diritti hanno dimostrato in un colpo solo che l'amore è l'arma più forte contro un potere pseudoscientifico, classista, antispirituale e ricattatorio che propugna odio e desolazione con più dosi successive.

La loro manifestazione alla Biblioteca Civica centrale di Torino, forzando in modo gentile un apparato di controllo all'ingresso istituito in modo simile ad una pessima discoteca, dimostra la bontà del metodo e del merito, la loro coerenza fra dire e fare, l'assonanza fra fine e mezzi. La tristezza delle sale di lettura quasi vuote è l'ennesima dimostrazione della direzione del potere: eliminare la cultura dalle università e dalle scuole e renderla a pagamento, disponibile per chi ha i mezzi. 

Decisamente visibile il segno della guerra strisciante che, come in Ucraina, fa scontrare popoli e individui a favore d'interessi oligarchici: quì in Italia, la pace si paga a prezzo di un modello a esclusioni crescenti, dividendo le persone in base alle scelte personali con una martellante propaganda il cui unico pudore è di non definirsi tale e che nel nome della digitalizzazione vuole oscurare la cultura tradizionale, quella dei filosofi, dei letterati, dei pionieri scientifici, dell'arte;

lì, la guerra è mandare allo sbaraglio le persone nel calderone geopolitico per alzare vortici di sangue, odio e paura, usando le vittime della stessa propaganda che in occidente fa schierare i cittadini europei a seconda del tema in modo schizofrenico. Lo stesso apparato che digitalizza, precarizza, e divide, da anni indica come fascista chiunque gli si opponga che contemporaneamente dal 2014 sostiene i fascisti veri in quelle terre. 


Ma a Torino, c'è chi non ci sta: milioni di persone devono prendere esempio da questo bellissimo atto, che dimostra come in tutte le circostanz, la presa di coscienza seguita dall'azione dal basso sia l'unica strada percorribile contro le ingiustizie propugnate dai liberali antilibertari. Le persone devono scrollarsi di dosso la cappa oscurantista del "non ci sono alternative" che da decenni soffoca il vivere:  per farlo, lottare per le condizioni collettive in ogni ambito, misurarsi con l'efficace dimostrazione di questo gruppo in modi nuovi, con sfaccettature diverse rispetto al passato.  

Non solo di diritto allo studio si tratta, ma di diritto al movimento, al lavoro, al respirare insieme, a vivere.

Questo video è la prova di tutto ciò:

https://www.youtube.com/watch?v=q4QdgTVr7iY

Lo spirito ne esce rinfrancato, e si rafforza di più mettendo in pratica tutto ciò. Il più possibile in gruppo, per potersi riconoscere e aiutare.

Avanti tutta studenti, si creino presto collettivi che facciano simili dimostrazioni IN OGNI AMBITO.

 


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