martedì 31 agosto 2021

SOLO CON PIU' GIUSTIZIA C'E PIU' SICUREZZA





I ceti dominanti stanno trasformando la politica in continuazione della guerra con altri mezzi, plasmando la società in un campo di battaglia. Per dimostrare ciò, bisogna fare un volo d’uccello che elevi lo sguardo da Torino all’Italia e ritorno.

Circola un sondaggio che assegna valori elettorali elevati per destra e sinistra a Torino e nel quale, fra le priorità del futuro Sindaco viene messa al primo posto “l’attenzione alle periferie” e al secondo “la sicurezza urbana e la microcriminalità”, che andrebbero unificate nell’ottica repressiva e securitaria. La retorica sulle periferie è penosa in genere, ma è ridicola da chi non ha nulla da spartire (e neanche vorrebbe) con esse: lorsignori, non si sono opposti al ricatto continuo del capitalismo contemporaneo che ha creato il precariato (esistenziale e di reddito) in cui buona parte delle persone vive nelle suddette periferie, vite distanti contemporaneamente anni luce e pochi minuti dai soloncini che scrivono di sicurezza. Che sicurezza c’è nel precariato e nella lotta per le briciole? Una società abituata ad una violenza formale dei rapporti, come può essere sicura?

Le soluzioni sbagliate s’accompagnano sempre all’atteggiamento sbagliato: contro la microcriminalità aumentano apparati di controllo mentre calano le forme d’inclusione che gioverebbero a tutti, nella pratica dei beni comuni.

Se si allarga lo sguardo sull’Italia intera, guardando la gestione sanitaria chi parla di sicurezza lo fa in modo singolare: il Presidente del Consiglio regionale della Toscana, Giani monofronte, vuole imporre il discriminatorio green pass in ogni luogo pubblico. Un altro campione è il Parlamentare Giulio Cazzola che vorrebbe resuscitare Bava Beccaris per prendere a cannonate i dissidenti come nel 1898. Ma vince il podio l’affermazione (secondo l’autor) faceta di tal giornalista Alfredo Faieta “I vaccinati faranno pulizia etnica dei non vaccinati come in Ruanda”.

Futura non ha manie di controllo totale, è contro la violenza e non usa il pugno di ferro, ma dialoga per arrivare a dei punti concreti ed equi, su tutto: perchè l'unico modo di avere sicurezza personale, è quello di vivere in una società più giusta, e
Torino può farlo.

Mentre la retorica su periferie e sicurezza proviene dallo stesso ceto che invita alla violenza, e disegna una società di precari, schedati, ricattati, minacciati, aggrediti…

con loro, non vi sentite tutti più sicuri?



Luca, circoscrizione 4

venerdì 27 agosto 2021

I SENZATETTO: CONFRONTO INDIRETTO FRA IL GENERALE E IL FUTURO SINDACO



La recente emergenza offre degli spunti per rispondere a certi problemi, grazie ad una delle personalità più note, emersa come salvatore della Patria:

il prodigo (Generale di C.A.) Figliuolo, ha dichiarato che i senzatetto, definendoli con un sofisticato fraseggio coloro i quali "si trovano in condizioni di disagio o che non risultano al momento censiti da tessera sanitaria", andrebbero tutelati dai rischi del contagio dell'epidemia, omettendo grottescamente le condizioni di esistenza di tutti i giorni come fattore di qualsiasi rischio. Ne consegue che il problema dei senzatetto non sarebbe l'assenza di un tetto sulle loro teste.

Torino vive da decenni un aumento del numero dei cittadini in questo stato, causato dall'imbarbarimento delle condizioni sociali e da una politica inadeguata condita da un sottile disprezzo classista. Nel corso degli ultimi anni la popolazione in gravissima difficoltà e la sua visibilità sono aumentate progressivamente toccando cifre molto elevate

http://www.comune.torino.it/cittagora/in-breve/i-senza-tetto-in-centro-e-le-politiche-sociali-della-citta-dibattito-in-consiglio.html

propagandosi in ogni dove con accampamenti singoli o di gruppo. Il timore che questa schiera sia aumentata e aumenti ancora è legittimo, vista l'economia mondiale martoriata dai liberali. A ciò s'accompagna la linea scelta di rimozione del fenomeno che, dopo la difficile gestione dei centri di accoglienza e l'insufficienza di risultati dei programmi di aiuto e reinserimento, negli ultimi anni ha dato sfogo a manifestazioni di stampo reazionario, come le polemiche sull'elemosina o l'allontanamento forzato del presidio davanti al comune, evento simbolico perchè accaduto nel luogo in cui si dovrebbe costruire una linea ufficiale per come risolvere il problema e non liquidarlo in modo sprezzante. 

In mezzo a tutto ciò, l'esito è sempre lo stesso: con macabra ricorrenza morti di freddo e stenti che trovano spazio per qualche giorno sui quotidiani, mentre i volontari di tante associazioni provano a mettere pezze alle mancanze della politica e di classi agiate indifferenti o sottilmente compiaciute. Di fronte al problema, qual è la differenza di approccio fra le istituzioni in carica e Futura?

Il tecnicismo antiumano è l'esatto opposto del programma della lista:

nel breve video, Ugo Mattei illustra pragmaticamente visione e proposte sul tema, comprendendo anche la fine del barbaro spreco alimentare che da decenni distrugge milioni di tonnellate di cibo per mera speculazione, collegando due argomenti che per molti sono distinti.

Luca, circoscrizione 4.