venerdì 9 luglio 2021

Una lettura interessante: gli archivi dell’Osservatorio Territoriale Infrastrutture Piemonte


In modo non del tutto giustificato, i repertori di dati non sono considerati una lettura avvincente.
In realtà, i repertori raccontano spesso storie avvincenti; infatti, scorrendo l’elenco 
fornito dall’OTI Piemonte 
dei lavori in corso, o in corso di progettazione, è facile lasciarsi trasportare dalla fantasia.
Le opere previste sono infatti così numerose e risolutive, che vien da chiedersi come mai molte di queste opere progettate e persino deliberate rimangono invece sospese, con evidenti problemi di finanziamento e di reale efficacia sul territorio.
Il progetto del raccordo tangenziale est di Torino, risulta sospeso negli aggiornamenti dell’OTI Piemonte. Questa è una buona notizia, doppiamente positiva perché a fermare il processo di avanzamento dell’opera è più la riluttanza dei comitati locali, diretta espressione dei presunti beneficiari dell’infrastruttura, che non l’insipienza burocratica.
La funzionalità, o la necessità dell’opera possono essere giustificate solo dalla visione primitiva di cosa possa essere bene comune. Di sicuro, non è comune benessere allestire un ulteriore nastro di cemento per far aumentare il volume di movimento, forse inutile, forse non del tutto necessario, intorno e dentro la città.
Questa visione è primitiva perché non coglie l'inefficienza di rispondere sempre allo stesso modo a domande che stanno cambiando.
Oltre ad essere una questione di gestione ecologica ed economica del territorio, l‘elenco delle opere in corso in Piemonte è sempre un insulto a soluzioni più risolutive e meno impattanti, soluzioni che vengono presentate argomentate e poi semplicemente ignorate da chi preferisce non ragionare, ma aver comunque e sempre ragione. 
Futura Torino nel suo programma è molto attenta alla questione ambientale per evitare ulteriori cementazioni della città e al rispetto del territorio evitando il degrado ambientale.

ILIO





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