domenica 30 maggio 2021

CHI E' UGO MATTEI PARTE SECONDA



UGO MATTE
Ugo Mattei 

Nel 2014, Mattei diviene Vice-Sindaco di Chieri (a Giunta PD), con delega ai beni comuni. In quella veste fa fare un salto di qualità nazionale alla stagione dei regolamenti per i beni comuni, portandoli oltre la visione assai riduttiva che li limitava alla cura del decoro urbano. Il Regolamento di Chieri è diventato, poi, modello teorico di quello ancor più avanzato oggi in vigore a Torino, scritto da un gruppo di lavoro dell’ Università di Torino guidato dal Prof. Mattei, vincitore di un programma congiunto col Comune di Torino a guida 5Stelle (Co-City). In questo lavoro tecnico ma anche politico, Mattei ha dimostrato di poter generare egemonia sui beni comuni nei confronti di amministrazioni divise e in inutile battibecco fra loro: a Chieri il Regolamento fu approvato dal PD con voto contrario 5Stelle. A Torino dai 5Stelle con voto contrario PD! Sempre in qualità di vicesindaco, organizza a Chieri il Festival Internazionale dei Beni Comuni, che nel luglio del 2015 ha portato in città decine di migliaia di persone. In quell’occasione ha promosso il dialogo tra personalità rappresentative di sensibilità culturali molto diverse, fra cui: Vandana Shiva, Gilberto Gil, Caetano Veloso, Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky, Marco Travaglio, Antonio Negri, Michela Murgia, Michelangelo Pistoletto, Carlo Freccero. Nel 2018, dopo il crollo del Ponte Morandi, Mattei ha rilanciato il Disegno di Legge Rodotà che, qualora fosse stato approvato oltre dieci anni prima, avrebbe evitato la tragedia. Essa è stata infatti determinata dalle vergognose concessioni/rendite su beni pubblici come le infrastrutture basilari, che la Commissione Rodotà aveva dichiarato essenziali per l’esercizio della sovranità e ad appartenenza pubblica necessaria. Il Comitato Rodotà, di cui Mattei è stato Presidente nazionale fin dall’origine, ha così organizzato la raccolta firme per una Legge di iniziativa popolare che ha nuovamente portato la questione della tutela dei beni pubblici e comuni in Parlamento, che però continua a rifiutarsi di discuterne ormai da 12 anni.

OMBRELLI COLORATI

Nauseato dalla finta, triste e ideologica competizione fra opposti schieramenti in cui si articola la competizione politica dei salotti TV, e soprattutto, di partiti trasformati in comitati d’affari e macchine di propaganda elettorale, Mattei si è impegnato per dar vita a un soggetto politico nazionale del tutto nuovo e a una rete nazionale di difesa e cura dei beni comuni. È nata così Generazioni Future, la prima società cooperativa di mutuo soccorso intergenerazionale. Per riportare insieme i 26 milioni di Italiani, che giusto dieci anni fa dissero no al modello neoliberale, votando contro la privatizzazione dell’acqua, bisogna saper comprendere la natura strumentale di tante divisioni popolari, operando una vera e propria conversione ecologica della Politica: non più destra contro sinistra ma persone comuni contrapposte a oligarchie, sotto contro sopra.



venerdì 28 maggio 2021

COSA SONO I CAUCUS

 

ASSEMBLEA APERTA CAUCUS

Caucus è un sistema per votare i propri candidati. Futura propone questo sistema domenica 6 giugno 2021 alle ore 17.30 in 8 piazze di Torino. 

Ecco il regolamento
 
Caucus Futura – REGOLAMENTO OPERATIVO
Art. 1. Indizione. Sono indetti 8 caucus della Lista Futura per il giorno 6 giugno 2021 dalle ore 17.30 alle 19.30 circa nelle seguenti località: 
Giardini Cavour, Circoscrizione 1 
Mercato di Via Onorato Vigliani angolo Via Artom, Circoscrizione 2 
Mercato di Via Di Nanni, angolo Via San Bernardino, Circoscrizione 3 
Mercato di C.so Svizzera, Circoscrizione 4 
Mercato di Piazza della Vittoria, Circoscrizione 5 
Mercato di Piazza Foroni, Circoscrizione 6 
Mercato di Vanchiglietta C.so Chieti, Circoscrizione 7 
Mercato di Piazza Madama Cristina, Circoscrizione 8 
È parte integrante di questo regolamento il modulo di partecipazione. 
Art. 2 Caucus generale suppletivo. Un caucus unico suppletivo potrà essere convocato la domenica seguente, 13 giugno qualora si verificasse la necessita’ di completare le liste. 
Art. 3 Elettorato attivo. L’ elettorato attivo dei caucus spetta a tutti gli abitanti della Città Metropolitana di Torino che si siano registrati o che si presentano per la registrazione al Caucus entro l’ora dell’ inizio delle operazioni di voto. 
Art. 4. Elettorato passivo. L’elettorato passivo spetta a tutti i cittadini Italiani o a tutti i i cittadini comunitari residenti in Italia al momento del caucus che si siano registrati e la cui candidatura non sia stata considerata contraria ai requisiti per la partecipazione di cui al Modulo di candidatura con provvedimento motivato del candidato Sindaco. Esso spetta altresì ai cittadini che si presentino al caucus entro l’ inizio delle operazioni di voto. In questo caso l’ esito è sottoposto a valutazione dei requisiti nelle 48 ore successive. 
Art. 5 Garanti e validità caucus. Ogni caucus si svolge sotto la direzione di due Garanti di genere diverso. I Garanti non possono esercitare elettorato né attivo né passivo. I Garanti registrano i partecipanti e dichiarano la validità del caucus quando è raggiunto il numero minimo di 25 partecipanti complessivi. 
Art. 6 Votazione presidente di circoscrizione. I Garanti dichiarano aperte le operazioni di voto, che iniziano con quella per Presidente di Circoscrizione. I candidati vengono invitati in ordine alfabetico a presentarsi e a esprimere brevemente le ragioni per cui ritengono la propria candidatura funzionale al progetto della Lista Futura in circoscrizione. La durata massima dell’ intervento, indicativamente non superiore ai 5 minuti, verrà comunicata in modo tassativo dai Garanti e dovrà essere rispettata a pena di esclusione. Terminate le presentazioni, i candidati vengono invitati a raggiungere una posizione a debita distanza l’uno dall’altro sulla piazza. Gli elettori vengono invitati a raggrupparsi intorno al proprio candidato. I Garanti a quel punto contano i raggruppamenti e dichiarano candidato Presidente di Circoscrizione di Futura il candidato con maggior numero di persone nel suo raggruppamento. In caso di parità si lasciano alcuni minuti alla discussione diretta al fine di cambiare la composizione dei raggruppamenti per un ballottaggio fra quanti a parità di voto. Se perdura lo stallo il candidato sarà il più giovane d’età anagrafica. 
Art. 7 Elezioni componenti lista circoscrizione. La selezione ed il posizionamento dei candidati nella lista di circoscrizione avviene con modalità analoghe a quelle dell’articolo precedente. I Garanti invitano prima le candidate e poi i candidati che ne facciano richiesta a prendere brevemente la parola per presentarsi. Successivamente le candidate vengono invitate a posizionarsi a debita distanza l’una dall’altra e vengono raggiunte da tutti gli elettori. Si addiviene alla conta dei sostenitori e al posizionamento in ordine decrescente sempre con la prevalenza anagrafica del più giovane in caso di parità. Terminata la conta, i Garanti invitano i candidati maschi a dislocarsi nel medesimo modo e si compiono le medesime operazioni di prima. I Garanti, tenendo conto dei voti del più votato/a predispongono la lista partendo dal genere più votato e alternando i generi fino all’esaurimento dei candidati. Finita questa operazione proclamano la composizione della lista. 
Art.8 Elezione componenti lista consiglio comunale. La selezione dei quattro candidati, due uomini e due donne, in rappresentanza del caucus di circoscrizione alla lista per le comunali avviene con le modalità di cui al precedente articolo. Terminate le operazioni i Garanti predispongono due bine di genere diverso dai più votati ai meno votati alternando i generi con precedenza a quello femminile. Le due bime rappresenteranno i caucus nella lista comunale. Si predisporranno anche, nel caso ciò sia possibile, due bine di riserva. 
Art. 9. Doppia candidatura. I candidati nominanti per le comunali devono essere inclusi nella lista di circoscrizione anche nel caso in cui non abbiano partecipato alla specifica selezione nel caso in cui non tutti i 20 posti in lista siano completati. 

Art. 10. Composizione delle liste. Completate le operazioni di voto i Garanti si recano presso l’International University College dove insieme al candidato sindaco si procede alla classificazione dei caucus a seconda del numero di partecipanti con numerazione da 1 a 8, laddove il numero uno è il caucus più numeroso e 8 quello meno numeroso. Le prime bine classificate per ogni circoscrizione verranno collocate nelle posizioni dalla 5 alla 20 in lista in ordine crescente di numerazione di caucus (1,2,3...) con il genere femminile alla posizione dispari. Le seconde bine classificate per ogni caucus saranno collocate dal numero 21 al numero 36 della lista sempre col genere femminile dispari e sempre in ordine crescente di caucus (1,2,3...). 
Art 11 Verbale di fine lavori. Terminata questa collocazione, che individua anche quali candidati possano considerarsi sub iudice, i Garanti firmano un verbale e lo consegnano al candidato sindaco. 
Art.12 Composizione finale delle liste. Il candidato sindaco si riserva, nell’ interesse complessivo della lista, di spostare eventuali candidati risultati eletti in circoscrizione in una delle posizioni da 1 a 4 o da 36 a 40 della lista. In questo caso subentrano i candidati immediatamente successivi dello stesso genere di quello spostato. Il candidato sindaco si riserva altresì di escludere, con provvedimento motivato, fino al momento della raccolta delle firme qualsiasi candidato ammesso subiudice o che comunque non dimostri nei comportamenti concreti la lealtà al progetto Futura e alle necessità collettive della campagna elettorale.








CHI E' UGO MATTEI PARTE PRIMA


Ugo Mattei 

Abbiamo scelto come candidato sindaco il professore universitario e avvocato Ugo Mattei, per la sua lunga esperienza di impegno nazionale e internazionale sui beni comuni. Già nel 2007 Il nostro candidato in qualità di vicepresidente guidava, con Stefano Rodotà, la Commissione Ministeriale di Riforma del Codice Civile che ha avviato in Italia la stagione dei beni comuni, offrendone la più avanzata definizione come difesa giuridica contro gli abusi delle privatizzazioni e del neo-liberismo.
Nel 2009, insieme allo stesso Rodotà e ad altri quattro giuristi, redigeva i quesiti del cosiddetto “referendum sull’acqua bene comune”, ne patrocinava con successo l’ammissibilità in Corte Costituzionale, ed era protagonista nazionale della campagna che portava 26 milioni di Italiani a dire No alla privatizzazione dei loro beni comuni, nel referendum del 12-13 giugno 2011.
Nel 2012, nuovamente in veste di Avvocato in Corte Costituzionale, questa volta su mandato della Regione Puglia, difendeva vittoriosamente l’esito referendario in contraddittorio col Governo Monti, contro il tentativo di sovvertire la volontà popolare che la Corte riconosceva sovrana (sentenza 199/2012). Sempre nel 2012 veniva invitato a Napoli dal Prof. Alberto Lucarelli, primo Assessore ai Beni Comuni in Italia, a curare la conversione in bene comune del locale acquedotto. Il Prof. Mattei, in qualità di Presidente, ne ha fatto la prima azienda speciale pubblica partecipata, a oggi unico esempio italiano di adeguamento del diritto alla volontà popolare espressa dal Referendum. Superando ogni tipo di ostacolo creato per impedire questo grande esperimento democratico, ABC/Acqua Bene Comune Napoli, offre oggi agli abitanti la migliore acqua italiana al prezzo più ragionevole.




Dal 2011, ancora insieme a Rodotà, Mattei diventa protagonista del dialogo fra artisti e giuristi che, a partire dal Teatro Valle di Roma, ha generato una delle stagioni più vive di sperimentazione istituzionale, dando vita alla Fondazione Teatro Valle Bene Comune, esperienza poi terminata a causa della miopia della Amministrazione PD di Roma. A Torino, il modello Teatro Valle, ha generato il movimento di artisti che ha restituito alla città, per quattro anni, la Cavallerizza, facendone, con le tre edizioni della mostra autogestita Here, un’esperienza culturale di alto profilo. La partita sul futuro della Cavallerizza, luogo simbolico di grande bellezza, è tuttora aperta e costituisce uno dei temi di questa campagna elettorale. Mattei è membro del Comitato in forma pauperis Cavallerizza 14/45, che resiste in modo costruttivo al danno – altrimenti irreversibile – prodotto dalla privatizzazione decisa nel 2010 dalla Giunta PD.
L’attiva presenza nei movimenti in lotta per l’ecologia e la difesa del territorio ha visto Mattei impegnato in Valsusa e in diverse altre vertenze, anche profondamente simboliche, sui beni comuni, come la vittoriosa resistenza nei confronti del ripristino di un luogo di sofferenza animale al Parco Michelotti, progetto voluto tanto dal PD quanto dalla amministrazione 5Stelle e fatto fallire dalla mobilitazione animalista e per i beni comuni. Questo impegno di militanza di base su fronti radicalmente critici del sistema di potere che governa la Città non ha impedito che le capacità tecniche di Mattei fossero riconosciute. Per esempio, Sergio Chiamparino, Presidente della Regione Piemonte, nel 2019 ha chiesto proprio all’Avvocato Mattei di patrocinare, in Corte Costituzionale, la Regione contro l’ideologico Decreto Sicurezza, limitativo del diritto d’asilo.

giovedì 27 maggio 2021

IL PROGETTO "FUTURA TORINO"

 

BANNER FUTURA

Il progetto di "Futura Torino" è quello di trasformare nella prospettiva dei beni comuni significa amarla e prendersene cura con gioia e passione, proprio come si fa con la propria casa o i propri luoghi del cuore.
Significa soprattutto occuparsene in modo diretto, da protagonisti insieme ad altri, uscendo dal guscio e dalle gabbie mentali in cui il potere ci racchiude, per immaginare un nuovo mondo intorno a noi e contribuire a realizzarlo. Significa impegnarsi direttamente per capire i problemi, come un genitore cerca di fare con il proprio figlio adolescente, preoccupato per le sue sconfitte ma fiducioso nelle sue possibilità e felice per i suoi successi.
Futura si presenta alle elezioni amministrative di Torino con questo spirito.

TORINO
Torino 
Tutta la cittadinanza, indipendentemente dalla propria collocazione politica, se vuole, può mettersi in gioco adesso per immaginare insieme una strada nuova di bellezza, gioia di vivere e saggezza, rifiutando, con coraggio e competenza, la triste ideologia della paura e della rassegnazione quotidianamente creata intorno a noi.
Torino, curata con questo diffuso senso del volerle bene insieme, cercando i punti di incontro e non le divisioni, accettando il conflitto senza repressione, potrà finalmente uscire dalla crisi terribile generata negli anni dalla mancanza di cura, dall’incompetenza della sua classe dirigente e dalla rassegnazione della sua cittadinanza.

MANO MONDO

Non è sempre colpa degli altri se le cose vanno male! Occorre prendere la parola e vivere da subito meglio. Da cittadini e non da passivi consumatori. Si deve.
Proponiamo innanzitutto sei punti intorno ai quali invitiamo tutti a costruire insieme un programma, che sia esso stesso curato e condiviso come un bene comune.
Vogliamo una lista che sia essa stessa aperta, pluralista e generosa, come un bene comune. Agendo insieme adesso, Futura si pone al servizio delle Generazioni Future e di Torino, per farla tornare a essere un esempio di politica virtuosa che saprà contagiare, con orgoglio e generosità, l’intero paese!

mercoledì 26 maggio 2021

PUNTI DEL PROGRAMMA "FUTURA TORINO". UGO MATTEI IL "LAVORO"

 

UGO MATTEI
Ugo Mattei 

Oggi il tema del lavoro è una cosa importante specialmente in questo periodo che molte persone hanno perso il lavoro. Il lavoro è dignità e il sindaco di una città deve preoccuparsi che i suoi cittadini abbiamo il lavoro. Ugo Mattei ha messo nel suo programma l'attenzione a diverse realtà lavorative. Dal singolo cittadino a chi possiede un negozio e lavora con la partita Iva, oppure a nuove forme di lavoro.

Stefano Rodotà in una sua intervista su Left dice: " Quando il lavoro è negato o ridotto a oggetto di ricatto è negato un pezzo di democraticità. I diritti fondamentali delle persone non possono essere subordinati alla logica del profitto. Al di là dell’inflazione delle citazioni, nel concreto la dignità viene rispettata poco. Le azioni legislative sono molto modeste. In Italia, poi, la dignità della persona è legata anche al governo della vita privata".

Stefano Rodotà 

Ugo Mattei nel suo programma come candidato Sindaco ha messo un intero capitolo dedicato al la lavoro e alla dignità come dimensione democratica di un paese civile.

LOGO UGO MATTEI SINDACO

Ecco i punti principali del programma:
- 10.000 nuovi posti di lavoro per una città che funzioni al servizio dei cittadini.
- Internalizzazione di tutti i Servizi del Comune per razionalizzare le spese e garantire i lavoratori del settore.
- Piano straordinario di cura e riqualificazione con maggiori risorse economiche per i quartieri che presentano maggiori difficoltà.
- Politiche sociali e culturali del territorio indirizzate dalle Istituzioni politiche e non dalle Fondazioni bancarie.
- Amministrazione comunale energica e dinamica nel rapporto con aziende grandi, medie e piccole del territorio.
- Riconversione ecologica dell’industria: lavoratori protagonisti.
- Formazione e assunzione di personale per cure di prossimità e aiuti domestici di vicinato.
- Sostegno alla ripartenza del piccolo commercio e delle partite IVA.
- Tassazione alla fonte delle piattaforme di delivery.
- Regolamentazione comunale dei lavoratori precari delle consegne.
- Nuove infrastrutture pubbliche per tutti i mercati.
- Centri comunali per le riparazioni di elettrodomestici.
- Promozione di lavori ecologici utili ed equamente remunerati per chi cerca o vuole cambiare occupazione.
- Sviluppo della filiera della canapa.





martedì 25 maggio 2021

GLI INCONTRI DEL MARTEDI' DI "FUTURA TORINO"

 



Ogni martedì nella sede di IUC International University College of Turin in piazza Paleopaca 2 a Torino alle 18.30, si tengono gli incontri con Ugo Mattei e i suoi collaboratori in preparazione ai Caucus del 6 giugno 2021.
Se vuoi approfondire il programma e conoscere l'ideale di "Futura Torino", vieni il martedì sera e dopo aver ascoltato potrai decidere se candidarti per i Caucus. 

Per la prima volta in Italia Futura ha messo a disposizione dei cittadini, la possibilità di sostituirsi ai politici nel governo di Torino. Abbiamo interpretato la nostra città come un bene comune da curare con generosità e amore, mettendoci in gioco in prima persona. Il 6 giugno nelle otto circoscrizioni della città, dimostreremo insieme che esiste una cittadinanza che vuole partecipare scegliendo e insieme facendosi scegliere per governare la città nell'interesse delle persone comuni presenti e future e non delle ristrette cerchie dei potenti, dei loro partiti e dei loro consigli di amministrazione. Lo strumento prescelto sono otto caucus che per circa tre ore ti vedranno impegnato a comporre direttamente le nostre liste "bene comune". Documentati online su www.futuratorino.org invita i tuoi amici a partecipare, mobilita tutti quelli che conosci per trascorrere insieme una domenica pomeriggio di cittadinanza attiva! 
Se saremo tanti non sarà più possibile ignorare Futura e l'onda cittadina che spazzerà i partiti sostituendoli con persone dotate di competenza e coraggio.
Cambiare si deve! Dipende solo da noi volerlo! Vivi il cambiamento, vieni al caucus di Futura! (Ugo Mattei)

Sei un cittadino che vuole mettersi in gioco e candidarsi per le prossime amministrative? Vieni il martedì sera e noi ci metteremo in ascolto per capire la tua storia. 

Per la prima volta sono i cittadini a decidere i loro candidati e non i partiti. Non perdere questa possibilità. 
Vieni conosci e decidi se candidarti. 

Approfondimenti:



lunedì 24 maggio 2021

La lista “Futura”: un progetto civico di autoformazione collettiva a Torino




UGO MATTEI

Per superare lo status quo oligarchico della città, la lista civica “Futura” il 6 giugno offre a ogni cittadino torinese l’occasione di un impegno diretto in otto assemblee di circoscrizioni (caucus) programmate in contemporanea. La selezione dei candidati avverrà, per la prima volta in Italia, tramite caucus aperti a tutti. L’obiettivo: costruire e gestire a livello circoscrizionale, tramite modalità di bilancio partecipato, l’intero budget comunale per il verde pubblico, i servizi sociali e la cultura. «Un disegno che potrebbe far tornare la città ad essere davvero uno spazio pubblico curato come un bene comune»


L’intervento DI UGO MATTEI

Nel corso del Novecento Torino è stata considerata a lungo una città-laboratorio sul piano economico e sociale. Può tornare ad esserlo anche oggi nel campo politico ed elettorale? A mio giudizio, a Torino si sono create condizioni favorevoli per un contributo volto ad affermare e praticare la difesa dei beni comuni. Sicché, superando le solite critiche ed il solito fuoco amico, abbiamo dato vita − nell’identica logica della cooperativa Generazioni Future − ad un esperimento nazionale a vocazione maggioritaria: una lista civica bene comune, denominata Futura per i beni comuni (www.futuratorino.org) guidata da chi scrive in veste di candidato sindaco mantenendo la carica di presidente di Generazioni Future.

La vocazione maggioritaria deriva dal rifiuto esplicito della collocazione dei beni comuni nell’ambito delle desuete categorie della destra e della sinistra, derivante dalla piena consapevolezza che la rappresentanza bipolare competitiva, figlia del costituzionalismo borghese liberale, sia − nell’ambito degli attuali rapporti di forza − puro spettacolo di un unico sistema raccolto oggi nel draghismo. “Futura” è dunque un’operazione direttamente discendente dall’esperienza iniziata nella prima parte del nuovo secolo, e che ha portato in ordine cronologico: alla cosiddetta Commissione Rodotà, ai referendum del 2011, alla nascita di ABC Napoli; alla Fondazione Teatro Valle Bene Comune; al più avanzato regolamento comunale per i beni comuni ad oggi esistente, quello di Torino; al Comitato Rodotà e alla relativa Legge di iniziativa popolare; infine a Generazioni Future.



Sostanzialmente “Futura” è un’esperienza di piena continuità all’insegna della sperimentazione istituzionale di alternative della democrazia partecipativa. Occorre superare la rappresentanza neoliberale fondata sul mercato elettorale e sulle sue costose campagne spettacolari, accessibili solo a partiti asserviti, in quanto finanziati da poteri forti. “Futura” mette perciò a disposizione della cittadinanza torinese, desiderosa di una trasformazione sociale in chiave di beni comuni, una infrastruttura civica di partecipazione, che prova a collocare i cittadini capaci e meritevoli direttamente al governo dei beni comuni della propria città. E si colloca al di fuori di ogni dipendenza dal sistema dei partiti e della loro logica verticale escludente che serve solo gli interessi oligarchici di potere.

Proprio come l’infrastruttura immaginata dalla Coop. Generazioni Future (www.generazionifuture.org) dà a tutti la possibilità di partecipare immediatamente − sottoscrivendo un’azione − alla fondamentale battaglia in difesa dei beni comuni, quella di “Futura” coinvolge da subito tutti gli abitanti della città. È un vero progetto civico di autoformazione e autogestione collettiva di un programma “bene comune”, attraverso autoformazione e gruppi di lavoro nel redigere il programma. L’obiettivo è la formazione di liste civiche in ognuna delle otto circoscrizioni cittadine e di una lista bene comune di tutta la città per le elezioni comunali.




“Futura” rifiuta la narrazione ideologica di una contrapposizione fra centro destra e centro sinistra, e denuncia l’assoluta comunanza di interessi dei partiti (incluso il M5s) al mantenimento dello status quo oligarchico della città. La sola contrapposizione autentica è fra le pratiche escludenti e privatizzanti − messe in piedi da una partitocrazia debole con i poteri forti e spietata invece con i soggetti deboli − e la partecipazione popolare, autenticamente trasversale che l’infrastruttura di “Futura” offre a ogni cittadino torinese (e, in futuro, se l’esperimento funzionasse potrebbe essere esteso). Non la sinistra contro la destra − come le vediamo all’opera oggi − ma il sotto contro il sopra!
La lista sarà cosi costruita dal basso − se la partecipazione popolare si chiama populismo, i beni comuni sono orgogliosamente populisti! − con otto assemblee di circoscrizioni (caucus) che si terranno in contemporanea il 6 di giugno ed in cui tutti coloro che si riconoscono nel progetto di tutela dei beni comuni e delle generazioni future possono partecipare. Si tratta di progetto inclusivo, sicché “Futura” esclude unicamente rigurgiti di fascismo, di xenofobia e di neoliberismo camuffato, con scelte di incandidabilità serenamente comunicate agli interessati sotto la diretta responsabilità politica del candidato sindaco.

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