venerdì 10 settembre 2021

IL DOLCE CAMMINO DELL'ACQUA

Futura ha un legame profondo con l'acqua come Torino, lambita e attraversata da quattro fiumi e torrenti, in cui il primo nucleo nacque millenni fa ad opera di tribù celte alla confluenza di Po e Dora. Il destino della città è legato ai suoi corsi d'acqua, sono loro ad alimentarlo e rispecchiarlo, come la limpidezza dei fiumi riflette quella della vita dei luoghi che attraversano. Renderli vivibili è una battaglia di simboli e di sostanza: come si può vivere nella città dei 4 fiumi senza avere con loro un rapporto fisico? Da decenni i torinesi vanno altrove per trovare refrigerio, anche per un inconscio motivo biologico: il corpo umano è fatto per lo più d'acqua, nel rapporto con essa si rigenera... come poterlo fare con acque inquinate o sporche, non curate, non amate? 

Le forze politiche che hanno imposto le olimpiadi, lasciato affondare le imbarcazioni turistiche durante le alluvioni, amputato i Murazzi come spazio di scambio della cittadinanza col Po, sono inadatte a rinnovare il rapporto dei cittadini con l'acqua, quindi con sé stessi e col tutto. Per quanto siamo bipedi terrestri, ci sviluppiamo però nelle prime fasi nel liquido amniotico, e Torino può essere l'utero di un rinnovamento umano, con i suoi fiumi eletti a culla di tutto questo. 

Futura propone l'azionariato pubblico di SMAT, trasformarla in un servizio pubblico puro annientandone le tariffe inique e la trasformazione della città può partire dai suoi fiumi per giungere a scopi più alti anche per altri luoghi del mondo: un centro internazionale di studi sull'uso rispettoso, creativo e rigenerativo dell'acqua per la reale riconversione ecologica dei tessuti urbani così poco a misura d'uomo e d'ambiente. Per essere ecologica dev'essere sociale ed equa, non solo a beneficio degli speculatori ma di tutte le classi sociali vessate da decenni dal liberismo in un rinnovamento totale all'insegna di un vivere più giusto, più libero, più equilibrato. 

E per quanto sembri un compito arduo, contro il quale si ergono poteri che fanno della forza e del loro arbitrio gli argomenti a sfavore del rinnovamento storico cui Futura tende, la filosofia più profonda e volutamente dimenticata di popoli lontani indicati oggi come esempio dai liberisti ci viene in aiuto: mentre Torino veniva abitata dai primi fondatori, il filosofo cinese Laozi scriveva oltre 2400 anni fa "Nulla è più molle e debole dell'acqua, eppure nell'abradere ciò che è duro e forte nessuno riesce a superarla". Le terre dove oggi il liberismo domina col controllo antiumano ammantato di un socialismo di facciata, dove schiaccia le popolazioni con tecnologie invasive e lo sfruttamento selvaggio, dove distrugge gli ambienti naturali, sono le stesse che ne decreteranno la fine, se ritrovano la loro antica coscienza. Noi possiamo fare lo stesso a Torino e ben prima, incamminandoci verso la nuova era, sostenuti dall'acqua, seguendone il dolce cammino, imitando il suo esempio, dentro e sopra di lei. 

Coi referendum 10 anni fa Ugo Mattei indicò a noi un primo passo;

oggi, possiamo fare il secondo.

Luca Volpe, Circoscrizione 4

Il video è una pillola dell'evento del 10 settembre ai Murazzi. Ugo Mattei si batte ogni giorno per il bene dell'acqua. 



 

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